(ANSA) – LIMA, 28 LUG – Pedro Castillo ha pronunciato oggi il
suo primo discorso da presidente del Perù salutando con enfasi
tutti gli appartenenti ai popoli originari, ai miei fratelli ‘ronderos’ (autodifese contadine), ai miei fratelli maestri, ai
fratelli quechua, aymara e agli afro-peruviani” “Oggi – ha continuato – è un giorno di cambiamenti storici
per il Perù” dopo che per secoli, “prima la colonizzazione
spagnola, poi una serie di governi ingiusti seguiti al colpo di
stato del 1992 (allusione all”autogolpe’ di Alberto Fujimori)
hanno defraudato la popolazione”.
Ma ora, ha detto con voce ferma e interrotto da applausi, “nel giorno del 200/o anniversario della nostra Indipendenza,
c’è un governo per il popolo e con il popolo”. Un governo, ha
sottolineato, “per la prima volta nella storia del Perù guidato
da un contadino, un presidente che di professione è maestro
rurale”.
In un discorso dai toni fortemente sociali e rivolto alle
fasce meno abbienti della popolazione, Castillo ha sostenuto di
essere “figlio di questo Paese fondato sul sudore dei nostri
antenati”. “L’orgoglio. e il dolore del Perù profondo – ha
insistito – corrono nelle mie vene”.
Gran parte dell’intervento del nuovo capo dello Stato è stato
dedicato ad interventi di emergenza per la salute e per il
contrasto del Covid-19, per il sostegno delle famiglie rurali,
con piani di finanziamento di prestiti a basso tasso d’interesse
per piccoli e medi imprenditori, e interventi per stimolare
un’industria mineraria responsabile della nostra Madre Terra”.
(ANSA).
Fonte Ansa.it