(ANSA) – LIMA, 15 SET – Il presidente della repubblica del
Perù, Martín Vizcarra, ha denunciato che il Congresso
(Parlamento unicamerale) peruviano, ed in particolare il suo
presidente, Manuel Marino, sarebbero impegnati in “una
cospirazione per destituirlo”, dicendosi certo tuttavia che “le
forze democratiche non lo permetteranno”.
In una dura reazione all’avvio approvato la settimana scorsa
dai parlamentari di un iter per destituirlo per “incapacità
morale permanente”, Vizcarra ha replicato: “Ripudio il fatto che
vi siano persone che desiderino il caos e l’instabilità per
raggiungere puri interessi personali, nel pieno di una delle
peggiori crisi sanitarie della storia”.
In un discorso alla nazione il capo dello Stato si è
soffermato sulla diffusione di intercettazioni audio riguardanti
la vicenda di un cantante peruviano come consulente del
ministero della Cultura che lo coinvolgono, ed ha replicato che “non si può infangare l’onore delle persone e poi farla franca”.
Dopo la decisione del Congresso a grande maggioranza di
fissare una seduta per il 18 settembre in cui il capo dello
Stato avrà un’ora per difendere le sue ragioni di innocenza, il
governo ha presentato ieri una istanza alla Corte costituzionale
(Tc) in cui chiede di verificare se l’iniziativa congressuale
sia compatibile con i principi della Costituzione peruviana.
Ma ieri Vizcarra non ha esitato a rivolgersi a quello che
pare il suo principale antagonista, il presidente del Congresso
Merino. “Perché – ha detto – il presidente del Parlamento ha
contattato ed ha parlato con gli alti vertici militari,
addirittura ipotizzando governi che si insedierebbero dopo la
mia destituzione? Questa, signori, è cospirazione!”.(ANSA).
Fonte Ansa.it