(ANSA) – ROMA, 08 AGO – “Anche in presenza di choc quali
recessione, politica cinese zero-Covid e settore immobiliare,
rilascio delle riserve strategiche Usa e produzione russa in
ripresa ben al di sopra delle aspettative” rimangono “forti le
ragioni per un aumento dei prezzi del petrolio”. E’ quanto
rileva uno studio di Goldman Sachs, che segnala come “i prezzi
del Brent siano diminuiti del 25% dall’inizio di giugno, spinti
dalla bassa liquidità commerciale e da un crescente muro di
preoccupazioni”. Il rapporto evidenzia come il mercato rimanga “in una fase di disavanzo più ampio di quanto ci si aspettasse
negli ultimi mesi”. (ANSA).
Fonte Ansa.it