(ANSA) – MILANO, 30 GIU – Geoffrey Hinton, uno dei “padrini”
dell’intelligenza artificiale, è intervenuto nel corso di una
conferenza a Toronto per parlare dello sviluppo della
tecnologia. “Penso che sia importante che le persone capiscano
che questa non è fantascienza , non è solo allarmismo. L’IA
rappresenta un rischio reale a cui tutti dobbiamo pensare per
capire in anticipo come affrontarlo”. Per oltre un decennio al
lavoro per progetti di intelligenza artificiale in Google,
Hinton era uscito dal colosso americano a maggio, sottolineando
a più riprese le sue preoccupazioni per una tecnologia che, se
non governata, potrebbe andare fuori controllo.
“Prima che l’IA diventi più intelligente di noi, le persone
che la sviluppano dovrebbero impegnarsi per comprendere come
questa, un giorno, potrebbe prendere il controllo di varie
attività” ha proseguito a Toronto. “In questo momento, ci sono
99 persone molto intelligenti che cercano di migliorare l’IA e
una persona molto intelligente che cerca di capire come impedire
che prenda il sopravvento”.
Oltre a sollecitare i governi a imporre limiti
all’intelligenza artificiale, Hinton ha anche spiegato alla
folla del festival Collision come la crescita della tecnologia
digitale alla fine migliorerà solo le cose per i ricchi, non per
il lavoratore medio. “La ricchezza non andrà alle persone che
lavorano ma a chi è già ricco, rendendolo ancora più ricco. Un
pessimo scenario per la società”. Il pioniere dell’IA ha inoltre
ricordato il pericolo delle notizie false create da bot in stile
ChatGpt, auspicando che tutti i contenuti generati
dall’intelligenza artificiale possano presto essere
contrassegnati in modo simile a come le banche centrali
filigranano il denaro contante. “È molto importante distinguere
il reale dal falso. L’Unione Europea sta prendendo in
considerazione una tale tecnica nel suo AI Act, ed è un buon
primo passo da seguire”. (ANSA).
Fonte Ansa.it