(ANSA) – PISA, 16 LUG – Tendiamo a fidarci delle macchine e
dei robot quanto più li sentiamo simili a noi e ci emozionano.
E’ questo quanto emerge da una ricerca dell’Università di Pisa
pubblicata su Scientific Reports e condotta insieme alle
Università di Londra, Malaga e Jena. Il team di economisti
comportamentali e bioingegneri dell’Ateneo pisano ha replicato
uno esperimento molto noto in economia per analizzare la
tendenza a fidarsi delle promesse. Il test, che prende il nome
di due economisti, Gary Charness e Martin Dufwenberg, ha
coinvolto circa 160 studenti dell’Università di Pisa che sono
stati messi alla prova in diversi tipi di interazione: fra
umani, fra umani-computer e umani-robot umanoide.
“I risultati hanno dimostrato che i partecipanti tendono a
fidarsi maggiormente del robot umanoide (e quindi delle sue
promesse) rispetto ad altri tipi di agenti artificiali –
sottolinea Caterina Giannetti, ricercatrice di economia
applicata dell’Ateneo pisano – e questo proprio in virtù della
somiglianza con gli esseri umani e della capacità di suscitare
emozioni”. Le conclusioni dello studio, si osserva, “tendono
dunque a smentire alcune vecchie teorie secondo le quali gli
agenti artificiali troppo simili all’uomo possono ‘spaventare’,
e questo aprirebbe nuove prospettive sull’impiego dei robot
umanoidi in diversi contesti ad esempio per assistere le persone
in banca o presso altre società di servizio o come supporto
all’interno dei gruppi di lavoro”. (ANSA).
Fonte Ansa.it