(ANSA) – VARSAVIA, 06 NOV – La Polonia torna in piazza contro
il divieto quasi totale di aborto. Decine di migliaia di
manifestanti hanno protestato oggi in 80 città del Paese,
ricordando la trentenne incinta di 22 settimane morta il 22
settembre scorso a causa di uno shock settico dopo che i medici,
seguendo la legge restrittiva sull’interruzione di gravidanza in
vigore dall’inizio di quest’anno, si sono rifiutati di praticare
l’aborto, nonostante il feto fosse malformato. Secondo quanto
denunciato dai familiari e dalle ong per i diritti delle donne,
la donna avrebbe potuto salvarsi con un intervento tempestivo
dei sanitari.
“I medici hanno atteso la morte del feto. Il feto è morto, la
paziente è morta”, aveva scritto su Twitter l’avvocata della
famiglia, secondo cui si tratterebbe della prima deceduta come
conseguenza della nuova normativa. Due medici coinvolti sono
stati sospesi e la procura ha aperto un’inchiesta.
“Nessun’altra deve morire”, è stato uno degli slogan dei
dimostranti, che hanno anche osservato un minuto di silenzio in
memoria di Izabella, come è stata identificata dai media locali
la parrucchiera morta il mese scorso a Pszczyna, nel sud della
Polonia, lasciando una figlia di nove anni e il marito. (ANSA).
Fonte Ansa.it