Pompei, robot e 3D per ricomporre puzzle frammenti

(ANSA) – VENEZIA, 02 SET – Sarà grazie ad un robot che si
cercherà di ricostruire il puzzle delle migliaia di frammenti
degli affreschi della Casa dei Pittori al lavoro e della Schola
Armatorarum di Pompei. È questo l’obiettivo del progetto europeo “RePAIR” (Reconstruction the past: Artificial Intelligence and
Robotics meet Cultural Heritage) iniziato in questi giorni di
settembre e coordinato dall’Università Ca’ Foscari Venezia.
    Migliaia di frammenti, come piccole tessere di un puzzle,
saranno risistemati con l’ausilio di una infrastruttura
robotica, dotata di braccia meccaniche in grado di scansionare i
frammenti, riconoscerli tramite un sistema di digitalizzazione
3D e restituire loro la giusta collocazione.
    E’ la prima volta che una tecnologia robotica così avanzata
viene utilizzata nel sito archeologico più importante d’Italia.
    Il compito di ‘riconoscere’ i frammenti giusti affreschi
spetterà ad un sistema di digitalizzazione 3D, che restituirà la
corretta collocazione. Mentre i frammenti verranno riconosciuti
e scansionati, le braccia e le mani di precisione meccaniche li
manipoleranno e movimenteranno con l’ausilio di sensori
avanzatissimi in grado di evitarne il minimo danneggiamento.
    Oggetto della sperimentazione saranno gli affreschi del soffitto
della Casa dei Pittori al Lavoro nell’Insula dei Casti Amanti,
danneggiati nel corso della eruzione del 79 d.C. e poi ridotti
in frantumi in seguito ai bombardamenti della seconda guerra
mondiale, e i frammenti degli affreschi della Schola
Armaturarum, determinati dal crollo dell’edificio nel 2010 e in
parte ancora non ricollocati. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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