Dopo nove mesi consecutivi in
discesa, ad agosto l’inflazione portoghese è tornata a salire
assestandosi sul 3,7%, un aumento dello 0,6%. A preoccupare i
portoghesi sono soprattutto i costi energetici, che scendono
ancora, ma in misura minore rispetto ai mesi precedenti, e il
prezzo degli alimenti, che cresce in media del 6,5% rispetto al
periodo omologo dell’anno scorso.
Previsioni poco rosee anche riguardo al costo degli affitti.
Secondo i calcoli dell’Istituto nazionale di statistica (Ine),
nel 2024 si potrebbe registrare un aggiornamento del 6,9% nei
contratti di locazione, a meno che il governo non blocchi di
nuovo gli aumenti come ha già fatto quest’anno, quando ha
stabilito un tetto del 2% a fronte di un aumento reale che,
stando ai numeri dell’inflazione, avrebbe potuto superare il 5%.
Stando sempre agli ultimi dati dell’Ine, il secondo trimestre
del 2023 ha fatto registrare anche una crescita zero
dell’economia portoghese rispetto ai primi mesi di quest’anno.
La stagnazione è dovuta in parte alla crisi delle esportazioni,
a cui non sarebbe estranea la crisi tedesca, visto che la
Germania è uno dei maggiori partner commerciali del Portogallo.
Comunque, la meta del governo rispetto alla crescita per tutto
l’arco del 2023 resta fissata all’1,8%, un obiettivo che sia
l’esecutivo sia molti analisti considerano ancora a portata di
mano.
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Fonte Ansa.it