Precipitato a Tavolara, vittima è alpinista Stenghel

(ANSA) – OLBIA, 14 AGO – Choc nel mondo dell’alpinismo
nazionale e internazionale: l’uomo deceduto oggi a Tavolara,
precipitato mentre si arrampicava su una delle parti più alte
della scogliera dell’isola che si trova sul versante
nord-orientale della costa sarda, è Giuliano Stenghel, famoso
alpinista di Rovereto che in Gallura era di casa. Sten, come lo
chiamavano gli amici, era Istruttore nazionale d’alpinismo dal
1978, ma anche istruttore emerito del Cai e socio accademico del
Gism. Amante delle montagne e delle grandi salite in roccia, era
considerato un acrobata delle ascensioni. Nel mondo alpinistico
era conosciuto come il “maestro del friabile” per la capacità di
muoversi su rocce difficili ed estremamente friabili anche con
poche protezioni.
    Potrebbe essere stato proprio un eccesso di sicurezza su una
scogliera che conosceva benissimo a costargli la vita. Stenghel
ha perso l’equilibrio, andando a sbattere più volte sulle rocce
sottostanti e finendo in mare quando ormai era già morto. A
lanciare l’allarme sono state le persone che si trovavano a
bordo di una barca nelle vicinanze. La guardia costiera è
intervenuta e ha riportato il corpo sulla banchina del porto di
Olbia, cercando di favorire i soccorsi dei sanitari, il cui
intervento si è però rivelato inutile.
    Giuliano Stenghel poteva vantare l’apertura di 200 vie nuove e
moltissime prime ascensioni solitarie. Con l’aiuto dei migliori
amici, all’amore per la montagna dedicò anche un’iniziativa
sociale attraverso la fondazione dell’associazione “Serenella
Onlus”, intitolata alla prima moglie Serenella, morta
prematuramente. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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