(ANSA) – TUNISI, 06 FEB – Il presidente tunisino Kais Saied
ha deciso di sciogliere il Consiglio superiore della
magistratura, organo indipendente preposto alla nomina dei
giudici, accusandolo di essere parziale e al servizio di non
meglio precisati interessi.
“Il Csm è un ricordo del passato da questo momento”, ha detto
il presidente in un video diffuso nel cuore della notte,
aggiungendo che emetterà un decreto provvisorio per la sua
riorganizzazione. Saied, che lo scorso luglio ha assunto di
fatto pieni poteri, accusa il Consiglio di corruzione e
parzialità e di aver rallentato alcune procedure, comprese le
indagini sugli omicidi di attivisti di sinistra nel 2013.
Secondo gli osservatori, il presidente prende quindi di mira
il partito islamico Ennahdha, prima forza in Parlamento e nei
vari governi sin dalla Rivoluzione del 2011. Saied ha di fatto
concentrato nelle sue mani tutti i poteri dal 25 luglio scorso,
quando ha destituito il premier e congelato il Parlamento, una
decisione descritta come un colpo di Stato da Ennahdha e da
altri oppositori. Da allora ha nominato una premier e un governo
ma ogni decisione viene adottata per decreto. A metà dicembre
Saied ha annunciato la sua tabella di marcia che comprende una
consultazione nazionale online sino al 20 marzo, poi un
referendum sulla costituzione il 25 luglio e elezioni
legislative a dicembre. (ANSA).
Fonte Ansa.it