(ANSA) – ROMA, 23 AGO – “Manca ormai una settimana all’avvio
nel nuovo anno scolastico, 2021/22, ma la confusione e le
incertezze su come avverrà la ripresa regnano sovrane sia tra i
politici sia tra gli amministratori. Ascoltiamo e leggiamo che
l’a.s. ripartirà il 13 settembre, almeno nel Lazio, purtroppo
ignorando che sarà l’attività didattica a riprendere il 13
mentre l’intera organizzazione scuola, quella che permetterà il
ritorno alla didattica dei ragazzi anche se ancora non abbiamo
certezze in quale modo, inizia il primo settembre e in alcuni
casi anche oggi con gli esami per il recupero dei debiti
scolastici degli alunni. Mi riferisco, quando parlo del primo
settembre, in particolare alla impostazione e all’organizzazione
della scuola che la rende pronta per il 13 settembre e che
comprende ad esempio: la programmazione della didattica e quella
della progettazione, la pianificazione delle diverse attività
che i docenti svolgeranno durante l’anno scolastico,
l’impostazione degli uffici amministrativi poiché ogni anno il
turnover del personale è molto elevato, l’allestimento delle
aule e degli spazi comuni compreso le mense, la preparazione
degli orari delle lezioni per insegnanti e alunni, la formazione
delle classi”. È quanto dichiara all’ANSA Mario Rusconi,
presidente dell’ANP-Roma, che aggiunge: “La politica sembra non
conoscere, o peggio far finta di non conoscere, la scuola al suo
interno, come sia organizzata e come funzioni, qual è il lavoro
che il personale tutto (presidi, docenti e ATA) svolga
quotidianamente per consentire alle nostre studentesse e ai
nostri studenti di frequentare la scuola”. Continua sempre
Rusconi: “Sul green pass ancora non vi è una direttiva adeguata
alle scuole per le quali è impensabile il controllo quotidiano
del GP all”ingresso dei docenti, sarebbe sufficiente che la
Regione comunicasse i dati del personale che non ha il GP,
previo invio dei nominativo da parte delle scuole.” (ANSA).
Fonte Ansa.it