‘Presunta concorsopoli’, Galli a processo con un altro imputato

L’infettivologo Massimo Galli, ex
primario del Sacco in pensione e volto noto nelle fasi più
drammatiche della pandemia Covid, è stato rinviato a giudizio
per falso e una imputazione alternativa tra turbativa d’asta e
abuso d’ufficio, assieme al suo ex collaboratore Agostino Riva
per uno dei filoni dell’inchiesta milanese su presunti concorsi
pilotati per posti da professore e ricercatore alla Facoltà di
medicina della Statale di Milano. Lo ha deciso il gup Livio
Cristofano che ha accolto anche patteggiamenti per altri due
imputati. Il processo inizierà il 13 dicembre davanti alla X
penale.
    Galli, assistito dai legali Giacomo Gualtieri e Roberto
Rigoni Stern, in aula stamani ha rilasciato dichiarazioni
davanti al giudice per rivendicare, in sostanza, la correttezza
del suo operato e anche la sua storia professionale. Riva, suo
stretto collaboratore, risultò il candidato vincente nel 2020 di
un concorso per il ruolo di professore di seconda fascia in
malattie cutanee, infettive e dell’apparato digerente. Secondo
l’accusa, Galli sarebbe intervenuto, come emerso dagli atti,
come componente della “commissione giudicatrice” sul verbale di “valutazione dei candidati”: in questa veste avrebbe attestato
che il “prospetto” con i “punteggi attribuiti fosse il risultato
del lavoro collegiale” nel corso di una riunione da remoto del
febbraio 2020 mentre, secondo gli accertamenti, sarebbe stato “concordato” solo dopo. Per l’accusa, sarebbe stato lo stesso
Riva a indicare i “punteggi”. Chi si era visto penalizzato,
ossia Massimo Puoti del Niguarda, aveva comunque manifestato,
dopo la notizia dell’indagine, la “massima stima” nei confronti
di Galli.
   

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Fonte Ansa.it

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