(ANSA) – SILIUS, 30 GIU – E’ trascorsa abbastanza
tranquillamente la prima notte a 600 metri di profondità per il
gruppo di minatori sardi che da ieri mattina sono asserragliati
in due pozzi nella miniera di Genna Tres Montis a Silius, a 50
chilometri da Cagliari, nella provincia del Sud Sardegna.
Oggi c’è attesa per l’incontro in Regione al quale sono stati
invitati, tra gli altri, l’Igea, la società in house che finora ha gestito il giacimento di Fluorite e quarzo, e il nuovo
concessionario privato, la Mineraria Gerrei. I sindacati e i 34
operai sollecitano risposte per garantire il futuro
occupazionale a tutti i lavoratori oltre al pagamento
dell’ultima mensilità arretrata e il passo indietro su alcuni
possibili trasferimenti a 200 km di distanza dal sito
estrattivo.
“Oggi è una giornata importante perché urge trovare una
soluzione che possa permettere di fare uscire dalla miniera quei lavoratori in protesta – dice all’ANSA Giampiero Manca
della Filctem Cgil di Cagliari – andremo alla riunione con
questo spirito e questo intento”. (ANSA).
Fonte Ansa.it