Dopo il trapianto di cuore e rene
provenienti da maiali geneticamente modificati, per la prima
volta è stata tentata una procedura simile anche per il fegato:
è stato trapiantato in un uomo di 50 anni clinicamente morto,
dietro consenso dei familiari, ed è rimasto attaccato ai suoi
vasi sanguigni per 10 giorni, anche se il fegato originale è
stato lasciato al suo posto. L’intervento, eseguito in Cina
all’Ospedale Xijing dell’Università di Medicina dell’Aeronautica
Militare di Xi’an, ha avuto successo.
Come riporta la rivista Nature sul suo sito, il fegato di maiale
ha prodotto più di 30 millilitri di bile ogni giorno, fattore
che dimostra che funzionava regolarmente, e prima di essere
rimosso chirurgicamente non ha mostrato segni di un rigetto
d’organo immediato.
Nell’intervento effettuato lo scorso 10 marzo in Cina, il
fegato proveniva da un maiale provvisto di sei modifiche
genetiche: tre di queste servono a disattivare geni che
producono proteine suine e le altre tre introducono invece tre
geni umani, con l’obiettivo di evitare il rigetto dell’organo da
parte del ricevente. I ricercatori prevedono di ripetere la
procedura su un’altra persona clinicamente morta entro la fine
dell’anno, e la prossima volta rimuoveranno anche il fegato
umano.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Fonte Ansa.it