“Se continuiamo con l’unanimità
non faremo nulla. Bisogna fare come con l’euro: chi ci sta, ci
sta; chi non ci sta, non ci sta”. Lo ha detto Romano Prodi
intervenendo ieri sera a ‘Notizie dall’Amiata, parole della
contemporaneità, con i Marco Damilano e Veronica De Romanis.
Superato lo scoglio dell’unanimità, per Prodi “il primo
problema è quello fiscale”, difficile da risolvere: “Voglio
vedere se l’Irlanda, il Lussemburgo, Cipro rinunciano al fatto
che vivono prendendo le tasse di tutti gli altri. L’Irlanda – ha
spiegato – era il paese più povero d’Europa, ora ha il reddito
pro capite più alto d’Europa dopo il Lussemburgo”.
Solo successivamente, per Prodi, si potrà mettere mano alla
difesa. “Credo di essere stato quello che di più ha insistito su
politica estera comune ed esercito europeo. Ma se aumentiamo la
spesa militare e non facciamo prima un esercito comune, buttiamo
via i soldi. Sommando il bilancio della difesa dei 27 paesi
europei arriviamo al bilancio militare della Cina, anzi un po’
di più, ma spargendolo così sono soldi buttati via”, ha indicato
il professore. E’ indispensabile un riequilibrio interno: “Pensate davvero che si fa un esercito europeo con la Germania
che ha un bilancio che è due volte e mezzo quello francese e la
Francia che dispone dell’arma nucleare e del diritto di veto
nelle Nazioni unite, dunque uno che comanda e l’altro che
paga?”, si è chiesto.
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Fonte Ansa.it