Project Taara, internet attraverso i fasci di luce

Sono oltre 4 miliardi di persone in tutto il mondo che ad oggi non hanno accesso alla rete Internet, secondo le stime del report State of Mobile Internet Connectivity 2020 redatto da GSMA (Global System for Mobile Communications Association), l’associazione che rappresenta gli interessi degli operatori telefonici nel mondo. Questo perché trasportare i cavi di fibra ottica o ripetitori di onde radio nelle regioni più remote del pianeta non solo è costoso, ma spesso anche difficile da realizzare. Alphabet X, laboratorio di Google specializzato in innovazione, ha sviluppato una nuova tecnologia per portare Internet ovunque, basandosi sulla creazione di una rete di comunicazione ottica wireless ad alta velocità grazie a un sistema di emettitori e ripetitori di fasci di luce.

Così ha preso vita il Project Taara, precedentemente noto come The FSOC Project, che grazie alla collaborazione con il Gruppo Econet ha iniziato l’installazione della nuova tecnologia nell’Africa sub-sahariana, a partire dal Kenya. La rete è progettata per trasmettere informazioni e dati fino a una velocità di 20 Gbps utilizzando un fascio di luce che viene inviato a ripetitori posizionati a un massimo di 20 chilometri di distanza. L’iniziativa consentirà di portare alle comunità che ancora non hanno accesso alla banda larga tutti i vantaggi delle reti in fibra già esistenti, colmando il divario digitale a un prezzo sostenibile.

Project Taara, come funziona la nuova tecnologia

L’introduzione della tecnologia di trasmissione dati attraverso fibra ottica ha rappresentato un punto di svolta nel campo delle telecomunicazioni e nella realizzazione delle reti di banda larga, consentendo di navigare in Internet a una velocità molto maggiore rispetto alla classica connessione ADSL. I cavi in fibra ottica sono costituiti da un insieme di sottili filamenti di fibra di vetro o polimeri plastici tenuti insieme da una protezione di gomma, dove ogni singolo filamento permette la propagazione dell’impulso luminoso su lunghe distanze, evitando le dispersioni e le interferenze esterne.

Proprio come la fibra ottica “tradizionale”, il Project Taara trasmette le informazioni a velocità elevate tra due punti, ma invece di utilizzare dei cavi in fibra ottica sfrutta un fascio di luce estremamente sottile e invisibile. Il raggio emesso da un punto A viene inviato a un piccolo terminale Taara posizionato nel punto B, creando così una rete ottica wireless di connessione.

Le velocità raggiunte da questa tecnologia sono sufficienti a garantire a migliaia di persone di guardare un video su YouTube contemporaneamente. Per poter realizzare la rete, è necessario garantire un flusso costante di dati tra i vari terminali che creano la rete, per questo motivo i ripetitori sono posizionati in alto rispetto il suolo, ad esempio su pali, tetti o ancora apposite torri. Utilizzando i fasci di luce, il Project Taara consente così di creare una connessione Internet ad alta velocità anche nelle zone più remote, dove sarebbe estremamente complicato per questioni logistiche, e proibitivo in termini di costi di realizzazione, il passaggio di una rete a banda larga via cavo.

Project Taara, dal Kenya alle regioni remote del pianeta

project taaraIl test pilota del Project Taara è già iniziato in Kenya grazie alla collaborazione con il Gruppo Econet e in particolare con le sue sussidiarie, tra cui Liquid Telecom, che hanno contribuito all’installazione dei collegamenti necessari a espandere e migliorare Internet dalle reti della banda larga già presenti.

L’obiettivo del progetto è quello di portare la connessione Internet ad alta velocità creando una rete di comunicazione ottica wireless che giunga in tutti quei luoghi dove l’installazione di cavi è complicata per via delle caratteristiche del territorio, come ad esempio foreste, parchi nazionali, specchi d’acqua e zone post-belliche.

Oltre alla questione logistica della creazione della rete a banda larga, la tecnologia del Project Taara permetterà di ottenere la connessione Internet a prezzi accessibili per le comunità dell’Africa sub-sahariana, come già sta avvenendo in Kenya. Il progetto al momento è solo all’inizio ma la nuova tecnologia potrebbe aiutare anche a colmare le lacune di copertura delle torri cellulari e degli hotspot Wi-Fi. Se Project Taara si dimostrerà tecnicamente fattibile, economicamente abbordabile e se le prestazioni della rete Internet a fasci di luce si dimostreranno buone e stabili, allora questa tecnologia potrebbe rappresentare una opzione credibile per la digitalizzazione di molti paesi economicamente e geograficamente svantaggiati.

Fonte Fastweb.it

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