(ANSA) – ROMA, 19 GIU – Un nuovo chip per computer
quantistici molto facile da utilizzare promette ‘democratizzare’
il mondo della ricerca. Si chiama Tunnel Falls, ha appena 12
qubit, la versione quantistica dei bit classici, e lo ha messo a
punto Intel, uno dei leader mondiali nella produzione di
microchip tradizionali. L’obiettivo dichiarato è mettere a
disposizione dell’intera comunità scientifica un processore.
“Non ci sono ancora molti dettagli su questo nuovo chip, ma
certamente avrà costi di produzione enormemente più bassi dei
chip a superconduttori di Google o Ibm”, ha detto all’ANSA il
direttore dell’Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio
Nazionale delle Ricerche, Francesco Saverio Cataliotti. Rispetto
ai processori che hanno fatto registrare grandi successi in
questi ultimi anni, come il Sycamore di Google o l’Eagle di Ibm
a 127 qubit, il nuovo chip presentato oggi da Intel, realizzato
in collaborazione con la LPS Qubit Collaboratory (LQC)
dell’Università del Maryland può essere definito una versione
semplificata ma comunque ambiziosa.
A oggi, uno dei limiti della ricerca nei computer
quantistici è la complessità stesse di queste macchine,
processori come quelli più noti sviluppati da Ibm o Google sono
il risultato di grande impegno economico alla portata di poche
realtà nel mondo. Per aggirare il problema Intel propone dunque
di portare sul mercato un chip, basato su una tecnologia più
vicina a quella dei chip tradizionali, più accessibile anche a
centri di ricerca o aziende con fondi limitati. Un tentativo di
democratizzazione nel mondo del quantum, alternativo ai servizi
cloud, come Braket di Aws, per cercare di coinvolgere un maggior
numero di ricercatori e aziende che possano dare maggiore
impulso allo sviluppo di tali tecnologie. “Forse non è un chip
adatto al lavoro di centri di ricerca come il nostro – ha
concluso Cataliotti – ma è di certo interessante per aziende che
vogliono capire se e come integrare la computazione quantistica
nei loro processi” (ANSA).
Fonte Ansa.it