Pubblicità su TikTok, come funziona

Come tutti i social network che si rispettino, anche TikTok mette a disposizione delle aziende o degli imprenditori che vogliono utilizzare l’app per la promozione di beni o servizi degli strumenti realizzati ad hoc.

Con diversi formati tra cui scegliere, un miliardo di utenti attivi al mese e tool avanzati per gestire l’interazione con il pubblico, la piattaforma nata in Cina consente di ampliare la propria platea e aumentare i guadagni attraverso campagne video mirate. Di cosa si tratta? Scopriamolo insieme.

TikTok, i formati tradizionali

Quando si parla di pubblicità la prima cosa che viene in mente è il formato, ovvero il modo in cui la promozione appare sullo schermo del device. Sono differenti le tipologie di formati pubblicitari che TikTok mette a disposizione agli advertiser, ognuno con un aspetto e un’attrattiva peculiare.

Il primo, quello che più attira l’attenzione, è denominato “Brand Takeovers” è quello che appare nel momento in cui viene aperta l’applicazione. Compare a schermo intero, con un invito a cliccare per raggiungere una specifica pagina, interna alla piattaforma o esterna.

Può essere utilizzata da un solo inserzionista alla volta, in modo da non sovraccaricare di messaggi promozionali l’utente fin dal suo ingresso sull’app.

Simile a “Brand Takeovers” è il cosiddetto formato “Top View”, video della durata massima di 5 secondi che appare ancora una volta in apertura dell’applicazione.

Gli “In-Feed Ads” sono, invece, tutti quei brevi filmati di massimo 60 secondi che si posizionano in automatico nel feed personale (“Per te”) dell’utente e per i quali gli inserzionisti possono scegliere il pubblico in base al sesso, età e posizione geografica e altri criteri da scegliere per la singola campagna.

Ultimi due sono “Branded Hashtag Challenge” e “Brand Effect”. La prima denominazione fa riferimento alle challenge, cioè le sfide tra utenti di TikTok che utilizzano hashtag generati e sponsorizzati dai brand, visualizzabili nella sezione “Esplora” della piattaforma.

Il secondo tipo dell’ultima coppia, “Brand Effect”, rappresenta una serie di strumenti creativi dedicati agli inserzionisti. Sono utilissimi per plasmare filtri o effetti di realtà aumentata che saranno poi usati dagli utenti, con caratteristiche che richiamano alla mente il marchio o alcuni dettagli della campagna, in base alle strategie aziendali.

TikTok, formati pubblicitari di 2a generazione

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Su TikTok la pubblicità si snoda rispetto diversi percorsi. L’idea su cui si è impegnato il social è quella di rendere l’esperienza con l’advertising sempre più nativa, perfettamente integrata all’interno dell’interfaccia permettendo all’utente di andare in avanscoperta tra i prodotti e i servizi promossi senza dover mai interrompere la navigazione e uscire dall’applicazione principale.

Secondo quanto dichiarato da TikTok con una velocità nettamente superiore alla media di un qualsiasi un sito mobile-first, le “instant page” sono pagine di atterraggio raggiungibili in seguito al click di un utente su un messaggio pubblicitario.

Pensate e realizzate principalmente per i dispositivi mobili, queste pagine si posizionano tra i profili della piattaforma, senza bisogno di uscire dall’app

Con informazioni sull’azienda, video e presentazioni di prodotti, funge da collettore di informazioni per gli utilizzatori del social. Altro metodo per convogliare l’attenzione degli iscritti durante la navigazione è quello degli sticker dotati di link.

Inseriti al posto dello swipe-up, tali particolari adesivi indirizzano la navigazione verso determinate pagine, in cui è possibile presentare il fulcro della campagna pubblicitaria.

Un funzionamento simile è quello del “pop out showcase”, librerie di sticker e immagini da “attaccare” ai video per rimandare la persona a una specifica pagina prodotto in cui effettuare l’acquisto del prodotto promosso o altri correlati.

TikTok, pubblicità e gesture

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Oltre ai formati consueti, TikTok ha pensato anche ad alcune pubblicità legate alle gesture. I più avvezzi sanno già di cosa si tratta, azioni effettuate sullo schermo del device come un tap sul video o uno swipe della schermata in un momento opportuno; il tutto, però, si declina rispetto all’advertising in un modo particolarmente interessante.

Mostrando il proprio apprezzamento a particolari video, apponendo il “cuore”, “super like” mostra all’utente un effetto speciale sul display. In alternativa, vi è l’opportunità di ricevere una ricompensa, da riscuotere e utilizzare sul social stesso o al di fuori, su siti partner o attraverso iniziative collegate all’evento generato.

A questa caratteristica, poi, si aggiunge anche un ulteriore strumento che fa immergere nella narrazione del brand, lasciando all’iscritto le redini della storia

Con “storytime tool”, l’utente può costruire la sua linea degli eventi attraverso le decisioni che gli vengono poste a ogni bivio mostrato nel video pubblicitario, come i racconti dei fumetti. Scelta dopo scelta, la storia prenderà forma regalando così un’esperienza personalizzata e in linea con la propria volontà.

È sicuramente una variazione sul tema più coinvolgente rispetto alle canoniche clip pubblicitarie, un’importante introduzione che permette agli investitori di tenere fissa l’attenzione dell’iscritto sul messaggio per un tempo più lungo rispetto al pregresso.

E più tempo, secondo gli indicatori, spesso si traduce in maggiori possibilità di successo dello spot, obiettivo primario degli advertiser.

TikTok, metriche pubblicitarie sotto controllo

Per stabilire se una campagna pubblicitaria sta avendo successo, il social cinese utilizza un sistema di misurazione proprietario, chiamato “TikTok Ad Manager”. Attenzione, però: non si tratta però dell’unico mezzo da sfruttare per il proprio business.

TikTok offre molteplici soluzioni, ognuna da studiare e comprendere per ottimizzare i risultati delle campagne di promozione

A questo si aggiunge una suite di editing delle pubblicità, studio dei trend della piattaforma e delle metriche di analisi; e poi c’è il cosiddetto “Reach & Frequency”, altro tool studiato appositamente per raggiungere un numero ancora più alto di persone o accaparrarsi visualizzazioni tra il medesimo pubblico attraverso un sistema dedicato di posizionamento delle pubblicità.

Pubblicità su TikTok, come creare una campagna

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Ora che conosciamo i principali formati, fare pubblicità su TikTok è davvero semplice. Il primo passo consiste nel creare un account su Ads Manager, il sistema di gestione delle promozioni del social; qui andranno inserite tutte le informazioni sull’azienda, amministrative e non, richieste dalla piattaforma.

Successivamente si potrà passare alla campagna vera e propria, con gli annunci pubblicitari da indirizzare verso cinque differenti obiettivi: traffico, visualizzazioni, conversioni, copertura e installazione dell’app. Importante è, poi, la selezione del posizionamento dei messaggi pubblicitari, su TikTok o altre piattaforme correlate, al pari del pubblico a cui sono indirizzate le clip pubblicitarie, scelto per posizione geografica, sesso, età e altri criteri parimenti rilevanti.

Il più è fatto: altro dettaglio, prima di completare il tutto è quello dell’impostazione del budget di spesa e del periodo in cui i video promozionali saranno visibili. Con la strategia, per click o per visualizzazioni, si sceglie come orientare la campagna; in questo caso a fare differenza è il messaggio che si vuole veicolare: se parliamo di visibilità le impression possono fare al caso nostro, mentre per la vendita i click possono risultare più utili.

Ultimo passaggio è il caricamento del video vero e proprio, sia ex novo tramite lo strumento “Video Creation Kit” con tanti modelli tra cui scegliere, musica compresa, che precedentemente realizzato e messo a punto. Giunti qui, non resta che dare il via alla campagna e monitorare i risultati per correggere eventualmente il tiro durante la durata impostata.

Fonte Fastweb.it

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