(ANSA) – MILANO, 13 GEN – L’uso di “cannabinoidi” in questo
caso non è “qualificabile come dipendenza in senso stretto ma
piuttosto espressione di uno stile di vita” comune “all’enorme
maggioranza di coloro che fanno parte del mondo dei trapper o
frequentano luoghi di incontro come corso Como” e allo stesso
modo il “consumo di alcol” è “uso voluttuario” per “momenti di
incontro o di esibizione musicale”.
E’ un passaggio del provvedimento del gip di Milano Guido
Salvini che ha respinto una richiesta di arresti domiciliari
presentata dalla difesa di Zaccaria Mouhib, in arte Baby Gang,
il 21enne finito in carcere lo scorso ottobre, assieme ad altri
tra cui il rapper Simba la Rue (ora ai domiciliari), per la
sparatoria avvenuta tra il 2 e il 3 luglio in via di
Tocqueville, vicino corso Como, zona della movida milanese,
durante la quale due senegalesi sono stati gambizzati.
Il legale del giovane, l’avvocato Niccolò Vecchioni, aveva
chiesto che fosse collocato ai domiciliari presso una comunità
per “affrontare i problemi relativi all’abuso di sostanze”. Per
il giudice, però, agli atti non ci sono relazioni su “alcun
consumo problematico di sostanze psicotrope” da parte del
trapper. Secondo il legale, è un “provvedimento fortemente
criticabile perché nega il diritto di cura ad un 21enne e
sminuisce la sua condizione patologica, assumendo che l’uso di
droga e alcol sarebbe un fatto ‘ordinario’ da parte di un rapper
e quindi che si tratta di una situazione non meritevole di alcun
intervento terapeutico”.
Inoltre, spiega l’avvocato, “in un altro passaggio il giudice
individua come motivo della necessità del mantenimento in
carcere il fatto che il mio assistito rappresenterebbe un
modello negativo per il suo pubblico, avendo sfruttato i proprio
comportamenti illegali per costruire il suo successo come
artista, senza considerare che si discute di un soggetto
sostanzialmente incensurato che ha avviato un serio percorso di
revisione critica del proprio stile di vita”. (ANSA).
Fonte Ansa.it