Il 2023 ha segnato un record di
vendite per i sigari cubani all’estero, con un fatturato di 721
milioni di dollari, il 31% in più rispetto a quello del 2022. Il
dato è emerso durante il 24/mo Festival dell’Habano, apertosi
ieri all’Avana e considerato il più grande evento mondiale
dedicato al fumo.
Nel 2022, Habanos SA (la società mista che distribuisce e
vende i famosi sigari cubani in tutto il mondo) aveva registrato
un fatturato di 545 milioni di dollari, appena superiore a
quello dell’anno precedente, avvenuto nel mezzo della pandemia.
“Si tratta di una crescita impressionante”, ha riconosciuto
il co-presidente dell’azienda, Luis Sánchez-Harguindey, che ha
attribuito il fenomeno alle strategie di rafforzamento dei loro
marchi e a decine di lanci. Uno in particolare ha riguardato la
marca Cohiba, destinato alla Cina in commemorazione dell’Anno
del Coniglio.
Pechino, anzi, si è consolidato come uno dei mercati più
dinamici, ha spiegato il dirigente dell’azienda, che mantiene il
monopolio sulla commercializzazione dei famosi sigari dell’isola
come Montecristo, Romeo y Julieta, Hoyos de Monterrey o
Partagás. Seguono Spagna, Svizzera, Germania e Regno Unito.
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Fonte Ansa.it