Recovery: Draghi,Italia è fragile ma non destinata a declino

(ANSA) – ROMA, 23 APR – “La pandemia di Covid-19 ha colpito
l’economia italiana più di altri Paesi europei. Nel 2020, il
prodotto interno lordo si è ridotto dell’8,9 per cento, a fronte
di un calo nell’Unione Europea del 6,2. L’Italia è stata colpita
prima e più duramente dalla crisi sanitaria. Ad oggi sono stati
registrati oltre 110.000 decessi ufficiali dovuti al Covid-19,
che rendono l’Italia il Paese che ha subito la maggior perdita
di vite nell’Ue”. Lo scrive il premier Mario Draghi nella
premessa che apre la bozza del Pnrr.
    “La crisi si è abbattuta su un Paese già fragile dal punto di
vista economico, sociale ed ambientale”, afferma il premier
citando una lunga serie di dati sui divari, rispetto all’Europa,
nella crescita, produttività, occupazione di donne e giovani e
Mezzogiorno. Il Paese ha “problemi” che “rischiano di condannare
l’Italia a un futuro di bassa crescita da cui sarà sempre più
difficile uscire. La storia economica recente dimostra,
tuttavia, che l’Italia non è necessariamente destinata al
declino. Nel secondo dopoguerra, durante il miracolo economico,
il nostro Paese ha registrato tassi di crescita del PIL e della
produttività tra i più alti d’Europa”.
    In particolare, “le riforme strutturali sono essenziali per
migliorare la qualità della spesa da parte delle amministrazioni
pubbliche e incoraggiare i capitali privati verso investimenti e
innovazione”. (SEGUE)

Fonte Ansa.it

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