(ANSA) – ROMA, 24 AGO – Dopo 6 anni di ricorsi, ostacoli
burocratici e lavori di restauro e risanamento conservativo, il
21 settembre si inaugura a Roma il Cinema Troisi, un progetto
dell’Associazione Piccolo America che restituisce alla città una
delle sue sale storiche, nel cuore di Trastevere. A inaugurare
il nuovo Troisi, grazie alla collaborazione di I Wonder
Pictures, un vero e proprio film-manifesto, oltre che uno dei
titoli più attesi (e discussi) delle ultime stagioni: la Palma
d’oro dell’ultimo Festival di Cannes, Titane di Julia Ducournau.
Il film, accompagnato a Roma dalla regista e dai protagonisti
Agathe Rousselle e Vincent Lindon, sarà presentato in versione
originale con sottotitoli in italiano al Cinema Troisi in
anteprima e in esclusiva nazionale dal 21 settembre, per poi
arrivare nelle sale di tutta Italia dal 30 settembre. I
biglietti saranno acquistabili dal 10 settembre sul sito
www.cinematroisi.it.
«Programmando le proiezioni del Cinema in Piazza e prima ancora
al Cinema America – spiega Valerio Carocci a nome
dell’Associazione Piccolo America – abbiamo cercato di
soddisfare la fame di cinema della città, ma anche di
alimentarla, provando a crescere insieme al pubblico. Dal centro
storico all’estrema periferia, dai grandi autori alle saghe più
popolari, sotto ai nostri schermi abbiamo ospitato, in dieci
anni, una nuova generazione di spettatori, che adesso speriamo
di accogliere al Troisi. Certo non abbiamo la presunzione di
essere già degli esercenti navigati, e programmare un vero
cinema ci mette di fronte a una sfida – e a una responsabilità –
in più: scegliere tra le prime visioni, scommettendo su un film,
un autore, una storia. Siamo orgogliosi che questa sfida inizi
con un titolo importante come Titane, già vincitore del festival
più importante del mondo, e alla presenza della regista e del
cast. Non potevamo sperare in un’apertura migliore, e
ringraziamo la distribuzione I Wonder Pictures per aver creduto
in noi. Se c’è una cosa che ci hanno sempre riconosciuto è la
volontà di ferro. Adesso potremo dire di averla addirittura di
titanio!» (ANSA).
Fonte Ansa.it