(Di Gina Di Meo) (ANSA) – NEW YORK, 30 SET – Dopo la chiusura forzata per la
pandemia di Covid-19 il Guggenheim di New York riapre il 3
ottobre e riparte esponendo l’opera più monumentale di Pollock.
‘Away from the Easel: Jackson Pollock’s Mural’ (Via dal
cavalletto: il Murale di Jackson Pollock) è appunto dedicata
principalmente al primo dipinto monumentale del pittore
americano (1912-1956) ma comprende altre tre opere minori. E’ la
prima volta in 20 anni che l’opera viene esposta a New York così
come è la prima volta che arriva al Guggenheim. Il Murale fu commissionato da Peggy Guggenheim per la sua
casa di Manhattan nell’estate del 1943 e fu completato nello
stesso anno. Largo quasi sette metri e altro circa due metri e
mezzo, l’opera è il dipinto su tela più grande di Pollock e
rappresenta una svolta nella sua carriera artistica. “Peggy
Guggenheim vide qualcosa in lui – ha spiegato all’ANSA la
curatrice della mostra Megan M. Fontanella – e nel commissionare
l’opera gli diede carta bianca, gli indicò solo le misure della
parete della sua casa. Pollock non solo ebbe la possibilità di
esprimere se stesso ma anche di sperimentare sulla tela. Inoltre
grazie al sostegno della Guggenheim, l’artista riuscì a fare il
pittore a tempo pieno perché gli fu dato uno stupendo mensile.
Dopo il Murale ebbe anche la sua prima mostra al Guggenheim lo
stesso anno”.
Oltre a Pollock in mostra anche ‘Knotted, Torn,
Scattered: Sculpture after Abstract Expressionism’, con la quale
si esplorano i diversi modi in cui alcuni artisti degli anni ’60
e ’70 risposero ai risultati degli esponenti dell’Espressionismo
astratto per formulare strategie uniche della pratica scultorea.
(ANSA).
Fonte Ansa.it