Netto calo delle cifre di
assestamento di bilancio al negoziato sulla riforma del Patto di
stabilità, da domani al confronto dei ministri delle Finanze Ue.
Ma nella trattativa “è diventato tutto complicatissimo”. Lo
apprende l’ANSA da fonti a conoscenza del negoziato. Per il
deficit oltre il 3% del Pil l’aggiustamento strutturale primario
annuo si negozia tra lo 0,3 e lo 0,4% (era 0,5%), o dello
0,2-0,25% con l’estensione dei piani (prima non c’era un doppio
valore). L’obiettivo rimane l’1,5%. Per il debito resta
l’ipotesi di calo dello 0,5-1% annuo. Per la deviazione dei
piani si ipotizza lo 0,2-0,5% in un anno e 0,5-0,75% cumulato.
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Fonte Ansa.it