(ANSA) – TEHERAN, 07 FEB – La delegazione iraniana tornerà
domani a Vienna per partecipare ai colloqui con Russia, Cina,
Francia, Gran Bretagna e Germania per rilanciare l’accordo sul
nucleare del 2015. Lo ha fatto sapere il portavoce del ministero
degli Esteri di Teheran Saeed Khatibzadeh, secondo quanto
riporta l’agenzia Irna. La ripresa dei negoziati è stata
confermata anche dall’Ue. L’obiettivo degli incontri, si
apprende da Bruxelles, è quello di approfondire la possibilità
di un nuovo impegno degli Stati Uniti nella partecipazione
all’intesa e come assicurarne una piena ed effettiva
applicazione da parte iraniana.
Secondo Khatibzadeh, per Teheran non potrà esserci un accordo
fino a che non saranno rimosse tutte le sanzioni imposte dagli
Usa alla Repubblica islamica dopo la scelta dell’ex presidente
Donald Trump, definita come “sbagliata e distruttiva”, di
abbandonare il patto nel 2018. Le sanzioni sono “una linea
rossa” ha affermato il portavoce, citato dall’agenzia Tasnim, e
anche il Segretario del Consiglio supremo per la Sicurezza
nazionale iraniano, Ali Shamkhani, ha scritto su Twitter che “un accordo nel
quale non siano rimosse le sanzioni condizionerà l’economia del
Paese e non può essere la base per alcun buon patto”. Gli altri
Paesi occidentali che partecipano ai colloqui di Vienna “sono di
fronte a un test e ora la palla e nelle loro mani”, ha detto
ancora il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran,
invitandoli a prendere iniziativa contro le sanzioni Usa e
accusando Washington di “avere fallito con la loro politica
basata su pressioni e intimidazione”.
Dopo mesi di negoziati, non è ancora stato trovato un nuovo
accordo nella capitale austriaca per rilanciare il patto del
2015 e non ci sono ancora stati colloqui diretti tra Teheran e
Washington, ma solo scambi di messaggi attraverso la mediazione
dell’ Ue. (ANSA).
Fonte Ansa.it