E’ ripresa oggi in un tribunale di
Londra incaricato di dirimere le questioni preliminari la
battaglia legale fra il re emerito di Spagna, Juan Carlos I di
Borbone, e la sua ex amante, la danese Corinna zu
Sayn-Wittgenstein-Sayn, che ha reclamato 120 milioni di sterline
(165 mln di dollari, circa 146 mln di euro) di danni
psicologici, per essere stata vittima di “intimidazioni” durante
anni. Lo si apprende da fonti citate dall’agenzia Efe.
Nella denuncia civile presentata dai suoi legali nel 2020
nella città in cui risiedeva, Corinna Larsen – il suo cognome da
single – un’ imprenditrice di 58 anni, ha sostenuto di essere
stata vittima di minacce, intrusioni e violazioni della privacy,
pedinamenti, pirateria informatica e diffamazione.
Nell’udienza preliminare davanti alla giudice Rowena Collins
Rice, Adam Wolanski, il nuovo legale difensore di Juan Carlos di
Borbone, ha sostenuto che il caso non può andare a giudizio
perché il tribunale non è giurisdizionalmente competente per
fatti avvenuti a Monaco e in Svizzera ma anche per errori
formali e procedurali. E ha affermato che la Larsen ha cambiato
almeno 11 volte la sua versione, secondo quanto riferisce Afp.
La ex principessa danese assicura che Juan Carlos I, oggi
85enne, con il quale ha avuto una relazione extramatrimoniale
fra il 2004 e il 2009, l’ ha molestata e intimidita dal 2012 per
recuperare dei ‘regali’, inclusi 65 milioni di euro che le
furono affidati dall’ex monarca.
Dopo lo scandalo della caccia all’elefante in Botswana con la
Larsen, Juan Carlos abdicò nel giugno 2014 in favore del figlio
Felipe VI. Poi, a seguito delle dichiarazioni dell’ex amante su
presunte malversazioni, il re emerito si esiliò nell’agosto 2020
negli Emirati Arabi Uniti.
La fase preliminare della battaglia legale andrà avanti fino
a venerdì.
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Fonte Ansa.it