Risolvere i problemi con le mappe mentali

Saper risolvere i problemi e gestire gli imprevisti è una qualità molto importante che può risultare estremamente utile nel mondo del lavoro e nella vita quotidiana.

È una caratteristica che si sviluppa con il tempo, ma che può essere incrementata utilizzando alcune tecniche di problem solving.

Tra gli strumenti utili per riuscire ad analizzare ogni situazione, valutare tutti gli aspetti e a trovare la strada migliore per raggiungere gli obiettivi, ci sono le mappe mentali.

Indice dei contenuti

  • 1. Cosa sono le mappe mentali

    Le mappe mentali sono rappresentazioni grafiche a raggiera che, attraverso dei collegamenti liberi, mettono in connessione idee, pensieri ed informazioni. È una tecnica che ha lo scopo di rendere chiari e ordinati concetti che, apparentemente, possono non avere un nesso logico. Per questo vengono utilizzate, ad esempio, durante o in seguito a brainstorming o nel problem solving.

    Si tratta di uno strumento ideato negli anni ‘60 da Tony Buzan, uno psicologo e cognitivista inglese che ha scritto numerosi manuali sull’argomento e ha sviluppato software per poterle realizzare al computer. 

    Servono per facilitare l’apprendimento, la memorizzazione e per sollecitare la ricerca di soluzioni a problemi complessi seguendo il funzionamento del cervello umano con un sistema di collegamenti logici e connessioni di priorità e sfruttando la forza della memoria visiva.

    Vengono realizzate ponendo al centro di un foglio un concetto principale da analizzare al quale, tramite dei raggi che si sviluppano verso l’esterno, si collegano altre nozioni secondarie. È in questo modo che una mappa mentale restituisce visivamente un quadro chiaro e una visione d’insieme dell’argomento trattato.

    Le mappe mentali, pur avendo dei punti in comune, non sono da confondere dalle mappe concettuali. Si differenziano principalmente per la loro struttura e per ambiti di utilizzo. Nelle prime le associazioni tra i diversi elementi sono libere, fanno leva sulla creatività e si fa ampio utilizzo di immagini e colori. Si parte da un concetto centrale e poi la ramificazione procede verso l’esterno della struttura con l’obiettivo di semplificare i concetti.

    Nelle mappe concettuali, invece, si restituisce in maniera visiva la rielaborazione di argomenti, schematizzando, di fatto, informazioni già elaborate e di cui si ha già una buona conoscenza. Si strutturano dall’alto verso il basso, con collegamenti di tipo gerarchico e possono essere anche molto complesse. 

    Vengono utilizzate principalmente dagli insegnanti, per trasmettere agli alunni le loro conoscenze e per facilitarne la comprensione e l’apprendimento, e dagli studenti per memorizzare grandi quantità di informazioni.

  • 2. Risolvere problemi con le Mappe Mentali
    Risolvere problemi con le Mappe Mentali

    Utilizzare le mappe mentali consente di ottenere molti vantaggi, non solo per l’apprendimento, ma anche in ambito lavorativo nelle fasi di analisi, progettazione e organizzazione. Innanzitutto, la mappa permette di elaborare un quadro chiaro di ogni situazione, prendendo in considerazione tutti gli aspetti importanti che potrebbero influire su un progetto.

    Una mappa mentale ben strutturata e realizzata collettivamente può risultare utile anche per la gestione delle mansioni e del lavoro di squadra poiché trasmetterà ad ogni membro sia la visione d’insieme del progetto, sia i singoli compiti di ognuno. 

    Avere un quadro completo di ogni situazione, stimola le capacità di problem solving. Tenere sotto controllo visivamente tutto ciò che è connesso ad un determinato argomento, permette di analizzare velocemente la situazione e trovare soluzioni creative, originali e idonee al contesto per risolvere anche i problemi più complessi e inaspettati.

    Proprio per la loro capacità di unire idee e pensieri con connessioni libere è perfetta da utilizzare durante e dopo le sessioni brainstorming. Le mappe mentali, infatti, stimolano le idee e consentono di trovare una sintesi di ciò che emerge e di ricavare le informazioni necessarie per raggiungere l’obiettivo che ci si è posti.

    È evidente come le mappe mentali vengono utilizzate per scopi disparati per il potere di chiarificare e semplificare anche gli argomenti più complessi. Possono, pertanto, essere utilizzate in qualsiasi ambito e con qualsiasi obiettivo: organizzare una conversazione, creare un organigramma aziendale, elaborare un piano, studiare una strategia di business, individuare azioni da compiere, prendere decisioni, appunti, organizzare eventi e così via.

  • 3. Come costruire una mappa mentale
    Come costruire una mappa mentale

    Per costruire una mappa mentale occorre partire da un argomento o un’idea da sviluppare.

    Il concetto viene posizionato al centro del foglio sotto forma di disegno o tramite una parola chiave. Da questo elemento si fanno partire dei rami che vanno verso l’esterno. In pratica, si collegano i concetti secondari con un meccanismo di associazione libera.

    A questi argomenti secondari, attraverso un’ulteriore ramificazione, ve ne possono essere collegati altri. Si può andare avanti finché lo si ritiene necessario. La mappa mentale può essere più o meno complessa. Importantissimo, per stimolare la memoria visiva e la mente, è l’utilizzo di colori, immagini e linee di diverso spessore per sottolineare gli elementi più importanti.

    Le mappe mentali sono, quindi, molto semplici da realizzare. Possono essere disegnate a mano libera su un foglio o, in alternativa, costruite digitalmente. Sul web è possibile trovare tantissimi software e siti online che permettono di costruirne con estrema velocità e facilità, sia gratuitamente che a pagamento, mettendo a disposizione ampi database di immagini e icone.

    Tra i software di elaborazione di mappe mentali online, spiccano iMindMap, pensato proprio dallo psicologo Tony Buzan per stimolare il pensiero creativo, MindMeister, ideale per i brainstorming e per pianificare, e Mindomo, che consente di costruirle modificando un layout già strutturato o partendo da zero.

    Per saperne di più: Cosa sono le soft skills

A cura di Cultur-e Costruisci il tuo futuro con la connessione Fastweb

Fonte Fastweb.it

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