“I nostri ministri non hanno
fatto una bella figura e il governo italiano dovrebbe fare un
esame di coscienza”: è quanto ha detto Roberto Salis, il padre
di Ilaria, a cui oggi sono stati negati i domiciliari in
Ungheria.
“Le catene non dipendono dal giudice ma dal sistema
carcerario e quindi esecutivo e il governo italiano può e deve
fare qualcosa perché mia figlia non sia trattata come un cane”
ha aggiunto
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