(ANSA) – ROMA, 17 SET – Il tribunale di Kigali, capitale del
Ruanda, ha negato oggi il rilascio su cauzione a Paul
Rusesabagina, lo ‘Schindler africano’ il cui salvataggio di
1.200 persone dal genocidio del 1994 ispirò il film
hollywoodiano ‘Hotel Ruanda’. Rusesabagina è sotto processo per
13 capi d’accusa, tra i quali terrorismo, omicidio,
finanziamento e sostegno di gruppi ribelli.
Arrestato lo scorso mese in oscure circostanze, l’uomo – che
vive all’estero da anni – è un oppositore del presidente del
Ruanda, Paul Kagame. Quest’ultimo ha negato il rapimento
denunciato invece dalla famiglia dell’ormai imputato. “La corte
constata che i capi d’imputazione dell’accusa sono pesanti e
gravi”, ha detto la giudice Dorothy Yankurije bocciando la
richiesta di cauzione. “La corte ha disposto che Rusesabagina
sia messo in carcere a titolo provvisorio per un minimo di 30
giorni in attesa del suo processo”, ha aggiunto.
Rusesabagina ha subito annunciato che farà appello contro
questa decisione, e ha cinque giorni di tempo. L’uomo ha chiesto
la libertà provvisoria per farsi curare in quanto sopravvissuto
a un tumore, malato di cuore e iperteso; condizioni che
richiedono cure costanti, come detto in precedenza dalla sua
famiglia. “Le preoccupazioni addotte dal signor Rusesabagina
sono prive di fondamento, dal momento che non dimostra come
essere in carcere gli impedisca di accedere a tutta l’attenzione
medica di cui ha bisogno”, ha detto la giudice. (ANSA).
Fonte Ansa.it