Russia: non lavorare per referendum e parata costa 5 mld dlr

(ANSA) – MOSCA, 03 LUG – All’economia russa potrebbero essere costate oltre 5 miliardi di dollari le due giornate non lavorative extra introdotte dalle autorità per la parata militare della Vittoria e per il voto sulla riforma costituzionale che potrebbe mantenere Putin al Cremlino fino al 2036: lo sostengono alcuni analisti interrogati dal Moscow Times.
    Vladimir Putin ha scelto il 24 giugno come giornata per celebrare quest’anno i 75 anni della fine della seconda guerra mondiale e per svolgere l’ormai tradizionale maxi parata sulla Piazza Rossa che non si era potuta tenere il 9 maggio, Giorno della Vittoria, a causa dell’epidemia di Covid-19. Anche il primo luglio in Russia è stato un giorno non lavorativo perché è stato l’ultimo dei sette giorni utili per votare al plebiscito per la riforma costituzionale che, tra le altre cose, potrebbe consentire a Putin di aggirare il limite di due mandati consecutivi da capo dello Stato e candidarsi anche alle presidenziali del 2024 e del 2030. (ANSA)

Fonte Ansa.it

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