(ANSA) – PARIGI, 17 FEB – La Francia e gli alleati europei
della task force Takuba, insieme al Canada, hanno annunciato un “ritiro coordinato” dal Mali: è quanto si legge in una nota
diffusa dall’Eliseo all’indomani della cena di lavoro sul Sahel
a cui ha partecipato anche il presidente del consiglio, Mario
Draghi.
Nella nota, i partner internazionali presenti a Parigi hanno
affermato la “volontà di restare impegnati nella regione” del
Sahel e dicono di voler “estendere il loro sostegno” ai Paesi
del Golfo di Guinea.
In Mali “non c’erano più le condizioni politiche, operative e
giuridiche” per mantenere sul posto la presenza militare
francese ed internazionale: è quanto si legge in una nota
diffusa dall’Eliseo. I Paesi partner hanno espresso comunque la “volontà di restare impegnati nella regione” del Sahel. Non
solo. Intendono “estendere il loro sostegno ai Paesi vicini del
Golfo di Guinea e dell’Africa occidentale”. “Per contenere la
potenziale estensione geografica delle azioni dei gruppi armati
terroristici in direzione del sud e dell’Ovest della regione –
si legge nella nota congiunta – i partner internazionali
indicano la loro volontà di considerare attivamente
all’estensione del loro sostegno ai Paesi vicini del Golfo di
Guinea e dell’Africa Occidentale, sulla base delle loro
richieste”.
Per la chiusura delle ultime basi francesi in Mali ci
vorranno tra i “4 e i 6 mesi”: lo ha detto il presidente
francese Emmanuel Macron, in conferenza stampa a Parigi, dopo
l’annunciato ritiro dei militari francesi, europei e canadesi
dal Paese africano. “Chiuderemo progressivamente le basi
presenti in Mali, un esercizio per cui ci vorranno tra i 4 e i 6
mesi,”, ha riferito Macron, precisando che “in questo lasso di
tempo (…) continueremo ad assicurare le missioni di messa in
sicurezza della Minusma”, la missione dell’Onu in Mali, che
conta oltre 13.000 Caschi blu. (ANSA).
Fonte Ansa.it