Hollywood si prepara al primo
sciopero congiunto di attori e sceneggiatori dal 1960. La
contrattazione tra i produttori e gli interpreti di cinema e tv
è saltata alla mezzanotte di Los Angeles (le 9 in Italia). Il
sindacato Sag-Aftra proclamerà ufficialmente la mobilitazione
questa mattina e venerdì le star del piccolo e grande schermo si
uniranno ai colleghi scrittori nei picchetti che da inizio
maggio paralizzano l’industria dello spettacolo statunitense.
Sarà il primo sciopero degli attori contro l’industria
cinematografica e televisiva dal 1980 e la prima volta che
attori e sceneggiatori incrociano le braccia contemporaneamente
dal 1960, quando a capo dell’ordine degli attori (che allora si
chiamava Screen Actors Guild) c’era Ronald Reagan. “Dopo più di quattro settimane di trattativa, l’Alliance of
Motion Picture and Television Producers (Amptp), l’associazione
che rappresenta i principali studi di produzione e di streaming
– tra cui Amazon, Apple, Disney, NBCUniversal, Netflix,
Paramount, Sony e Warner Bros Discovery – non si è mostrata
disponibile a offrirci un accordo equo”, si legge nel comunicato
della Sag-Aftra, l’ordine che riunisce circa 160.000 attori.
Di segno opposto, ovviamente, il comunicato rilasciato dagli
Studios verso l’1 di notte, appena il tavolo è saltato: “Siamo
profondamente delusi dal fatto che la Sag-Aftra abbia deciso di
abbandonare la vertenza. È stata una scelta del sindacato, non
nostra. Ha respinto la nostra offerta di un aumento storico
dello stipendio minimo e dei diritti d’autore, tetti molto più
alti ai contributi pensionistici e sanitari e una protezione
rivoluzionaria dall’intelligenza artificiale”.
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Fonte Ansa.it