(ANSA) – MILANO, 28 NOV – La crisi di disponibilità di
semiconduttori prosegue, nonostante analisti e aziende, come
Foxconn, vedessero nei mesi scorsi segnali di ripresa. I casi di
Covid che portano le fabbriche cinesi a chiudere, l’inflazione e
l’instabilità economica, continuano a tenere vivo un problema
che i produttori devono affrontare. Per questo Samsung ha deciso
di lanciare all’interno della divisione Device Solutions
Business una nuova unità di ricerca per analizzare il mercato
globale dei chip e valutare nuove vie di investimento. Proprio
l’azienda sudcoreana aveva perso, nel terzo trimestre fiscale
dell’anno, il primo posto nella produzione di semiconduttori,
sorpassata da Intel. Attualmente, Samsung Group ha diverse
organizzazioni di ricerca, tra cui Samsung Research, gestita da
Samsung Electronics per lo studio e lo sviluppo di tecnologie
avanzate, Samsung Securities Research Center e Samsung Global
Research. Si tratta di unità dedicate a campi differenti ed
estranei all’industria dei chip. La carenza di semiconduttori ha
portato le aziende che si riforniscono da Samsung ad effettuare
meno ordini e a rallentare la produzione, con la conseguenza di
un eccesso di rimanenze in magazzino di altre componenti, come
le memorie, che assieme ai chip servono per la costruzione di
dispositivi tecnologici. Non a caso, il business delle memorie
di Samsung nel terzo trimestre ha subito un calo del fatturato
del 14% su base annua. La divisione Samsung Semiconductor ha
comunicato che la situazione potrebbe non migliorare il prossimo
anno anche approcciando nuovi settori, come quello dei server e
dei data center, che pure necessitano di hardware aggiornato per
dar seguito alle esigenze di aziende ed enti. (ANSA).
Fonte Ansa.it