(ANSA) – MILANO, 03 OTT – Samsung ha mostrato i primi
risultati di una ricerca sullo sviluppo della “e-skin”, una
sorta di pelle digitale, pensata per il metaverso. L’obiettivo è
permettere a chi la indossa di sentire gli oggetti toccati nei
mondi di realtà virtuale, come il metaverso appunto. Come spiega
la stessa Samsung, la tecnologia “consente di percepire
simultaneamente più parti sensoriali di un mondo digitale,
proprio come la pelle umana, tra cui la temperatura”. Nella
pratica, la e-skin è uno strato da indossare su mani, piedi e
altre parti del corpo per ottenere piccole scosse di corrente
elettrica, simile a quelle inviate dal cervello umano agli arti,
per avere la sensazione di star compiendo attività più vicine
alla fisicità, anche in scenari tridimensionali. Il progetto è
stato realizzato dal Dipartimento di Scienza e Ingegneria dei
Materiali della Pohang University of Science and Technology, in
Corea del Sud, attraverso il supporto di Samsung all’interno
dell’iniziativa Future Technology Promotion, partita cinque anni
fa. Come ha spiegato il professor Unryong Jeong, che ha guidato
la ricerca: “Uno degli ostacoli alla completa immersione negli
ambienti di realtà virtuale è la mancanza di feedback tattili
complessi. Nonostante lo scetticismo che circondava il nostro
progetto, con il supporto di Samsung siamo riusciti a sviluppare
un prototipo di pelle che può replicare quella umana”. Non a
caso, secondo i fautori la skin elettronica, oltre a donare
sensazioni agli avatar nel metaverso, permetterà di curare la
pelle ustionata in pazienti ospedalizzati, con uno strato capace
di avvertire caldo e freddo, pressione e dolore. Gli studi
sull’e-skin sono in corso da diversi anni. Il California
Institute of Technology sta sviluppando una pelle elettronica in
grado di misurare i segni vitali, mentre un gruppo di
ricercatori della Graduate School of Engineering dell’Università
di Tokyo ha realizzato una pelle in materiale flessibile che
rileva il battito cardiaco e gli impulsi elettrici dal movimento
dei muscoli. La soluzione di Samsung vuole però andare oltre,
simulando a tutti gli effetti il ;;comportamento della pelle
umana. (ANSA).
Fonte Ansa.it