(ANSA) – GUBBIO (PERUGIA), 08 MAG – Si è trovato solo per
caso nel locale della palazzina di Gubbio interessato
dall’esplosione Samuel Cuffaro, eugubino di 19 anni, che
lavorava con un contratto a chiamata per una delle due ditte
impegnate nella produzione e commercializzazione della cannabis
light, morto in seguito allo scoppio.
Il giovane – secondo quanto appreso dall’ANSA – operava
infatti al piano sottostante, non interessato dallo scoppio, ma
sarebbe stato chiamato di sopra per sistemare alcune
scaffalature metalliche. Proprio quando c’è stata la
deflagrazione. Cuffaro lavorava da circa un anno nella
produzione della cannabis light.
Cuffaro è risultato dipendente della ditta impegnata nella
produzione della cannabis light mentre l’altra provvedeva alla
commercializzazione. Operava al piano terra della palazzina per
il lavaggio della materia prima. Che veniva poi portata nei
locali soprastanti per i trattamenti chimici necessari ad
abbassarne il principio attivo. Operazioni per le quali venivano
utilizzati solventi di varia natura.
Proprio ieri pomeriggio è stato chiamato al piano soprastante
per sistemare delle scaffalature metalliche. In seguito allo
scoppio è praticamente morto sul colpo.
I genitori di Cuffaro si sono affidati all’avvocato Ubaldo
Minelli. “La famiglia è straziata dal dolore” ha detto all’ANSA
il legale. “Seguiamo ora gli accertamenti – ha aggiunto – che
dovranno stabilire le cause e l’innesco delle plurime esplosioni
che hanno distrutto la palazzina”. (ANSA).
Fonte Ansa.it