(ANSA) – ROMA, 25 MAG – Un “pilastro strutturale” da mettere
in piedi è quello di “una nuova politica dei redditi suggellata
da un accordo trilaterale tra governo, sindacato e mondo delle
imprese”. Lo afferma il segretario generale della Cisl, Luigi
Sbarra, nella relazione di apertura del XIX congresso
confederale “Esserci per cambiare. Persona, lavoro,
partecipazione per il futuro del Paese”, richiamando “lo spirito
del ’93” e guardando ad “un nuovo patto sociale. Lo sosteniamo
da tempo” e ora “non possiamo che apprezzare, da parte del
governo, il riaffermarsi di questa idea”.
Per aumentare salari e potere d’acquisto “dobbiamo agire di
intesa comune, azionando diverse leve” quella fiscale e
contrattuale, afferma Sbarra.
Il leader della Cisl sostiene anche che “non servono
automatismi antistorici che innescherebbero una pericolosa
spirale” inflazionistica, “né ‘salari minimi di Stato’ che
farebbero uscire milioni di persone dalle buone tutele dei
contratti. La via maestra – sottolinea – resta quella pattizia,
quella dell’estensione dei migliori contratti”. (ANSA).
Fonte Ansa.it