(ANSA) – ROMA, 27 MAG – “In Italia si contano oltre 900
tipologie di contratti collettivi”, una proliferazione che “comporta mutamenti dei minimi retributivi, a seguito di diversi
inquadramenti, anche nell’ambito di una stessa azienda. A questo
si aggiunge il frequente ricorso al subappalto ‘al ribasso’, con
un ulteriore significativo impoverimento delle retribuzioni dei
lavoratori alle dipendenze di appaltatori e subappaltatori, che
applicano i contratti collettivi per loro più convenienti. Tutto
ciò genera fenomeni di dumping contrattuale”. È quanto si legge
nella relazione annuale dell’Autorità di garanzia sugli scioperi
nei servizi pubblici essenziali. (ANSA).
Fonte Ansa.it