Scuola: ricerca, lo scorso anno 72% di didattica in presenza

(ANSA) – ROMA, 03 FEB – Lo scorso anno scolastico, quello del
post-lockdown, c’è stato un tentativo di ritornare alla “normalità” negli istituti italiani, con il 72,1% di didattica
in presenza, accompagnata comunque dalle lezioni ibride, da casa
o alternate. A rivelarlo è il report stilato dall’Istituto
Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa
(Indire) su un campione selezionato di 2.546 docenti a tempo
indeterminato, non di sostegno. La maggioranza degli insegnanti
italiani ha sperimentato con frequenza la didattica a distanza
(68,6%), mentre quasi la metà ha optato per la didattica ibrida
(48,2%) e quella alternata (45,2%).
    Sulla frequenza di utilizzo delle risorse didattiche, l’uso
di supporti e risorse per la didattica, pur con qualche
cambiamento rispetto a prima della pandemia, sembra non aver
intaccato il primato detenuto dal libro di testo, che risulta
ancora essere tra le risorse più frequentemente utilizzate.
    Nella scuola primaria, il 53,9% dei docenti l’ha utilizzato “sempre” e nel 39,7% “spesso”; nella scuola secondaria di primo
grado, le percentuali sono rispettivamente del 49,3% e del
38,5%, mentre nella secondaria di secondo grado sono del 46,8%
(“sempre”) e del 38,4% (“spesso”). Le risorse didattiche
utilizzate nella scuola primaria dalla maggioranza dei docenti
comprendono, oltre al libro di testo, contenuti digitali o
espansioni digitali dei libri di testo, contenuti scansionati
provenienti da altri libri di testo, contenuti digitali
autoprodotti per le lezioni, contenuti provenienti da fonti
informali, contenuti provenienti da spunti educativi offerti da
webinar o altre iniziative di formazione. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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