(ANSA) – ROMA, 01 FEB – Un editore olandese si è
pubblicamente scusato per aver pubblicato un libro, “The
Betrayal of Anne Frank” (Il tradimento di Anna Frank) di
Rosemary Sullivan, in cui viene identificato il presunto
traditore che svelò ai nazisti il nascondiglio dell’adolescente
ebrea in un membro del Consiglio ebraico di Asterdam: un’accusa
che diversi critici affermano essere non completamente
corroborata.
L’editore Ambo Anthos ha dichiarato che saranno sospese
ulteriori tirature del libro, pubblicato negli Stati Uniti da
HarperCollins, che pure vantava di basarsi su un’inchiesta
durata sei anni diretta dall’ex agente Fbi Vince Pankoke e su
risultanze poi enunciate in un documentario televisivo.
L’inchiesta su cui si basa il volume identificava il ‘traditore’ in un membro del Consiglio ebraico di Amsterdam,
Arnold van den Bergh, morto di cancro nel 1950. Il Consiglio
ebraico era un organo imposto dagli stessi tedeschi agli ebrei
di Amsterdam per dare l’impressione di un autogoverno degli
ebrei e che tra l’altro aveva l’atroce compito di decidere chi
assegnare alla deportazione su richiesta delle Ss.
Van den Bergh, secondo l’indagine, come notaio del Consiglio
sarebbe stato sicuramente a conoscenza dei nascondigli usati
dagli ebrei per sfuggire alla deportazione da parte degli
occupanti nazisti e avrebbe dovuto rivelarne alcuni dietro la
minaccia alla sua vita. E avrebbe perciò svelato agli aguzzini
nazisti anche che in un piccolo spazio sopra un magazzino si
nascondeva Anna Frank, autrice del celeberrimo Diario, deportata
nel settembre 1944 ad Auschwitz e poi assassinata nel campo di
sterminio di Bergen-Belsen nel febbraio 1945 all’età di 15 anni.
Pieter van Twisk, uno degli investigatori che ha contribuito
a costruire l’accusa del libro della Sullivan, ha dichiarato che
le affermazioni sono sufficientemente precise e di essere
sorpreso dalla sospensione e dalle scuse di Anthos. (ANSA).
Fonte Ansa.it