L’aumento dei tassi di interesse si
riversa non solo sulle famiglie che hanno un mutuo, ma anche sui
cittadini che acquistano una nuova autovettura ricorrendo a
prestiti personali o finanziamenti proposti dalle case
automobilistiche. La denuncia arriva da Federcarrozzieri,
l’associazione delle autocarrozzerie italiane, che ha realizzato
uno studio per capire quanto costi oggi acquistare una macchina
a rate.
A dicembre 2021 per un prestito personale da 5.000 euro per
una durata di 66 mesi finalizzato all’acquisto di un’auto, la
migliore offerta sul mercato prevedeva una rata mensile di 88,52
euro e un del Taeg 5,90%: oggi per lo stesso finanziamento la
migliore proposta sul mercato vede una rata da 92,69 euro e un
Taeg 9,09%, con un incremento di spesa solo a titolo di rate
pari a +275,22 euro. – analizza Federcarrozzieri – Va peggio nel
caso di un prestito da 10.000 euro per una durata di 90 mesi:
qui la rata mensile passa dai 139,22 euro (Taeg 6,46%) di
dicembre 2021 agli attuali 147,75 euro di rata (migliore offerta
con Taeg 8,89%), con un aggravio di spesa pari a +767,7 euro. Ma
il tasso di interesse globale può raggiungere anche il 12,27%,
con la conseguenza che chi chiede un prestito da 10mila euro da
rimborsare in 5 anni, si ritrova a pagare 3.229 euro tra
interessi e spese varie.
In crescita anche i costi dei finanziamenti proposti dalle
case automobilistiche. Le attuali promozioni pubblicizzate sui
siti dei vari marchi di auto, prevedono un Taeg medio compreso
tra il 7,5% e il 9% applicato a chi decide di acquistare una
vettura a rate, contro un tasso medio del 4%/5,5% di due anni
fa.
“L’elevata crescita dei tassi di interesse incide in modo
pesante sul mercato automobilistico. – spiega il presidente
Davide Galli – I costi proibitivi delle autovetture nuove e
usate e le condizioni sempre peggiori di prestiti e
finanziamenti spingono molte famiglie a rinunciare a cambiare
l’auto: non a caso l’età media delle vetture circolanti in
Italia è stata pari a 12 anni e 6 mesi nel 2022, ben 4 mesi in
più rispetto al 2021. Più auto vecchie in circolazione equivale
a maggiori interventi di riparazione e crescenti costi di
manutenzione”, avverte Galli.
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Fonte Ansa.it