(ANSA) – ROMA, 14 SET – I giudici della II sezione penale di
Roma hanno condannato a 11 anni di carcere il giudice del
Consiglio di Stato Nicola Russo (ora sospeso) per l’accusa di
corruzione in atti giudiziari per avere pilotato almeno tre
sentenze. La procura aveva sollecitato una condanna a 7 anni e
mezzo. I giudici hanno, inoltre, dichiarato estinto il rapporto
di Russo con la pubblica amministrazione e disposto un
risarcimento di 100 mila euro in favore della Presidenza del
Consiglio, costituitasi parte civile, e di oltre 64 mila in
favore dell’amministrazione giudiziaria a titolo di riparazione
pecuniaria. L’indagine si basa sulle dichiarazioni dall’avvocato
Pietro Amara secondo cui Russo, arrestato nel febbraio del 2019,
avrebbe ottenuto da lui circa 80 mila euro (e altri 60mila
promessi), per aggiustare sentenze di tre procedimenti davanti
al Consiglio di Stato. (ANSA).
Fonte Ansa.it