Verrà costruitala prima Stazione internazionale per gli Oceani: un’innovativa base sottomarina in grado di operare fino a 200 metri di profondità. Si chiamerà Sentinel, e il primo insediamento dovrebbe essere pronto nel 2027 a largo delle coste di Chepstow (Galles). Il fine è quello di permettere a un gruppo di scienziati di vivere per settimane nelle profondità della cosiddetta “zona epipelagica”, ossia quella più ricca di vita acquatica. La permanenza a bordo della stazione – di proprietà dell’azienda DEEP Research Labs, specializzata in tecnologia ed esplorazione oceanica – non sarà però consentita per più di 28 giorni consecutivi, per salvaguardare fisiologia e psicologia del personale addetto.
L’oceano a portata di mano. L’importanza di realizzare una stazione sottomarina permanente è stata spiegata da Steve Etherton, presidente della DEEP: «Abbiamo bisogno di preservare gli oceani, e per farlo dobbiamo capirli a fondo». In effetti, i primi 200 metri di profondità sono cruciali per la loro comprensione, poiché direttamente irradiati dai raggi solari nonché popolati dalla stragrande maggioranza della fauna marina conosciuta. Oggi gli scienziati possono fermarsi in questa fascia, grazie ai batiscafi, soltanto per qualche ora alla volta, ma con Sentinel potranno farlo ben più a lungo.
Progetto visionario. Questa futuristica base scientifica sarà modulare ed espandibile, potenzialmente senza limiti. Ogni elemento, infatti, può essere collegato ad altri simili, mantenendo la propria autosufficienza e consentendo il trasporto, l’implementazione e il recupero a fini manutentivi dei componenti in qualsiasi momento. I moduli più grandi sono quelli abitativi, dotati di spazi comuni, uffici e aree relax, tutti ricchi di oblò per poter godere della visione delle profondità marine. Questi saranno collegati ad altri più piccoli che ospiteranno laboratori, acquari e locali tecnici, oltre alle aree di attracco per i sommergibili-shuttle che faranno la spola con la terraferma.
Progetto ambizioso. Per quanto riguarda la sicurezza, Sentinel sta collaborando con la società DNV, un ente terzo che per la prima volta certificherà un habitat sottomarino, in modo tale che il sistema, una volta testato, possa essere replicato in ogni parte del mondo. L’unica area grigia, al momento, resta quella finanziaria: i costi dell’operazione non sono stati resi noti per ragioni di riservatezza e di… sensibilità commerciale.
Fonte Focus.it