Vedere il proprio sito web posizionato in alto nella prima pagina dei risultati di ricerca di Google e ricevere tanto traffico è l’obiettivo che tutti vogliono raggiungere. Per farlo, bisogna riuscire a farsi individuare dagli algoritmi dei motori di ricerca, come ad esempio Google o Bing, così che il sito web e i suoi servizi appaiano ogni volta che un utente cerca ciò che esso offre. Quando si vuole migliorare il posizionamento, spesso si sente parlare della necessità di procedere con una “ottimizzazione SEO” del proprio sito web.
Con SEO si indica la Search Engine Optimization, letteralmente ottimizzazione per i motori di ricerca, ovvero tutte le azioni e le tecniche basate sull’uso di specifiche keyword, o parole chiave, che utilizzate direttamente negli elementi costitutivi del sito web (SEO on-page) oppure lavorando su componenti esterne come il link building e il content marketing (SEO off-page), ne migliorano la posizione nei risultati di ricerca.
Per usare la SEO a proprio vantaggio bisogna prima però avere chiare quali sono le keyword su cui ci si vuole posizionare, perché uno degli aspetti fondamentali è saper intercettare gli intenti di ricerca degli utenti che navigano in rete.
Per esempio, se un utente sta cercando ‘ristorante Roma Trastevere’ e tra i primi risultati di Google trova un museo di Torino, ci sarà sicuramente qualcosa di sbagliato nell’ottimizzazione SEO del sito del museo, che intercetta parole chiave inutili per il suo posizionamento. Vediamo ora cos’è la SEO, a cosa serve e come usarla a proprio vantaggio.
SEO: cos’è e a cosa serve
Partiamo dalle basi: i motori di ricerca sono software programmati per cercare e reperire informazioni sul web. Google, per esempio, è un motore di ricerca ed è anche il più utilizzato al mondo. Quando un utente digita una ricerca crea una query, cioè una richiesta a cui il motore di ricerca dovrà rispondere, filtrando tutti i siti web presenti in rete attraverso i propri algoritmi.
Il risultato sarà la creazione di una lista di siti web che contengono la query di ricerca e tutte le parole a essa correlate, che potrebbero fornire la risposta alla ricerca.
Dopo aver concluso l’operazione di selezione dei risultati, questi verranno mostrati in una pagina dei risultati di ricerca, detta SERP. Se gli algoritmi ritengono che un sito web contiene delle keyword che sono vicine alla query, allora il sito verrà posizionato in alto nella SERP.
Quando le parole chiave non sono adatte, anche se il sito contiene la migliore risposta alla query posta dall’utente, potrebbe finire in basso nella SERP, o ancora peggio nelle pagine 2, 3 o successive dei risultati di ricerca, che significa non esistere in rete.
L’ottimizzazione SEO serve proprio a questo: a intercettare le intenzioni di ricerca di un utente, usando keyword vicine alle possibili query dell’utente. Più alta sarà la corrispondenza, più in alto troveremo il sito web e più visite riceverà, aumentando il traffico e la visibilità online del sito.
SEO: come usarla a proprio vantaggio
Le tecniche e le azioni che si possono mettere in atto per fare SEO sono molti, ma tutto parte dalla ricerca e la scelta delle keyword. Per trovare le keyword migliori per il proprio sito si possono utilizzare software dedicati, oppure effettuare un’analisi tramite il motore di ricerca o l’osservazione dei propri competitors.
Nella scelta bisogna ricordare che una keyword non deve mai essere né troppo generica, né troppo specifica, perché dovrà intercettare quella nicchia di utenti a cui il sito vuole rivolgersi. Il consiglio è quindi di scegliere una keyword specifica e le sue correlate, perché il rischio di usarne poche e generiche è che si perdano nella concorrenza con siti che hanno un’ottimizzazione migliore.
L’ottimizzazione SEO si divide poi in due diversi rami.
La SEO on-page comprende tutte le attività di ottimizzazione attuabili sulla struttura delle pagine di un sito web. In questa fase, si dovranno utilizzare le keyword scelte per il posizionamento in modo strategico in diversi elementi del sito, come title, tag, meta tag e alt text, così da ottimizzare sia i contenuti testuali che quelli visuali, come foto e video. O ancora, utilizzando in modo efficace i link interni. Questo passaggio è molto importante, perché il motore di ricerca premia i contenuti creati ad hoc, mentre penalizza, per esempio, i testi copiati da altri siti internet.
La SEO off-page, invece, comprende tutte le tecniche che possono essere attuate per migliorare l’autorevolezza del sito web agli occhi dei motori di ricerca, e quindi ottenere un migliore posizionamento.
Tra queste ci sono le strategie di link building, che seguono il principio per cui più un sito è citato, maggiore è la sua autorevolezza per Google: più citazioni si ottengono da altri siti, che linkano il sito web da ottimizzare, migliore sarà il posizionamento. Altra tecnica efficace è il content marketing: creare contenuti di alto livello, scritti in ottica SEO, è un ottimo metodo per migliorare il posizionamento. È sempre bene infatti avere contenuti originali, che potrebbero essere condivisi da altri siti web.
Chi è il consulente SEO e cosa fa
L’ottimizzazione SEO comprende tante tecniche e strategie, rivelandosi un mondo complesso, che richiede di ricorrere a consulenti SEO in grado di individuare le azioni da compiere e le strategie da mettere in atto per ottenere i risultati desiderati.
Il consulente SEO dovrà quindi occuparsi di definire la strategia SEO da applicare al sito web.
Il primo passo sarà usare del tool dedicati per l’analisi SEO del sito, cioè vedere quali sono le keyword per cui è posizionato e se sono efficaci, confrontando anche il sito coi suoi principali competitor attraverso un’analisi di mercato.
Il passo successivo è definire le keyword e tutte le correlate su cui ci si vuole posizionare, così da poter poi decidere su quali aspetti della SEO on-page e off-page intervenire e avvalendosi di copywriter, sviluppatori e altre figure fondamentali, realizzare tutti gli interventi necessari a ottimizzare il sito.
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Fonte Fastweb.it