Uno sgravio contributivo al “100%”
fino comunque a un “massimo di 3000 euro annui”, senza limiti di
reddito, quindi per tutte le lavoratrici madri a esclusione del “lavoro domestico”: è quello previsto nella bozza della manovra
tra le misure per favorire la natalità. Lo sconto sui contributi
– che vale tre anni – per la quota a carico del lavoratore
dipendente è legato al numero di figli: per le mamme con due
figli dura fino ai 10 anni del bimbo più piccolo, per chi ne ha
tre lo sconto sui contributi dura più a lungo, fino ai 18 anni
del figlio più piccolo.
Niente più Iva poi al 5% per i prodotti per l’infanzia e per
la cosiddetta tampon tax, sempre secondo la bozza della manovra
il latte in polvere e le preparazioni per l’alimentazione dei
bimbi, così come assorbenti, tamponi e coppette mestruali, che diventano dunque prodotti soggetti all’Iva al 10%.
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Fonte Ansa.it