(ANSA) – MILANO, 23 FEB – Cala nel 2021 il numero di attacchi
informatici verso gli smartphone ma cresce la complessità delle
minacce. Nel suo ultimo Mobile Threats Report 2021, l’agenzia di
sicurezza Kaspersky ha evidenziato un aumento costante nella
pericolosità delle strategie che i criminali usano per violare i
telefonini degli utenti, soprattutto per sottrarre informazioni
finanziarie. Ciò a fronte di una diminuzione degli attacchi
mobili in generale, che passano dai 63 milioni del 2020 ai 46
milioni registrati nel 2021. Lo scorso anno, secondo gli
esperti, sono raddoppiati i programmi malevoli in grado di
eseguire comandi da remoto, i cosiddetti ‘trojan’, che agiscono
sullo smartphone senza che il reale possessore se ne accorga,
per inviare informazioni e spostare valute su altri conti. Nel
2021, Kaspersky ha rilevato più di 95.000 nuovi trojan per il
mobile banking. In Italia, lo 0,29% delle persone oggetto della
ricerca, che usano un’app di protezione Kaspersky, è stata
vittima di violazione e furto. “Ci sono stati meno attacchi per
mobile in generale, ma quelli rilevati sono di tipo più
complesso e più difficili da intercettare” ha spiegato Tatyana
Shishkova, security researcher di Kaspersky. “I cybercriminali
tendono a mascherare le app malevole sotto le spoglie di
applicazioni legittime e con quelle per il mobile banking sempre
più diffuse, le chance di violazione redditizia si sono
moltiplicate notevolmente”. Nel nostro Paese, sono stati
registrati 209.482 attacchi complessivi indirizzati ai
cellulari, per un totale di 28.131 utenti colpiti. La minaccia
più diffusa ha riguardato gli adware (44%), software che
mostrano annunci in maniera intrusiva, seguiti da malware (40%)
e RiskWare (15%), programmi legittimi che possono causare danni
se vengono sfruttati da utenti malintenzionati allo scopo di
eliminare, bloccare, modificare o copiare i dati. Kaspersky
individua in “Sova” uno dei principali trojan bancari emersi nel
2021. Questo è in grado di rubare la cronologia di utilizzo dei
dispositivi infettati, ottenendo così l’accesso agli account
delle applicazioni di mobile banking, senza necessariamente
conoscere le credenziali di ingresso. Lo scorso anno, i
cybercriminali hanno preso di mira anche i videogiocatori. Gli
esperti parlano di trojan “gamethief”, ossia capace di entrare
nei giochi più rinomati per trasferire o vendere premi e monete
digitali e guadagnare immediatamente dal furto. Uno dei
videogame più colpiti è stata la versione mobile di
PlayerUnknwon’s Battlegrounds PUBG, un titolo simile al famoso
Fortnite. (ANSA).
Fonte Ansa.it