Il giorno dopo la “reintroduzione”
del superbonus sisma, che supera di fatto il blocco alla
cessione del credito e dello sconto in fattura per le opere
relative alla ricostruzione del cratere appenninico, gli
amministratori dei Comuni colpiti dai terremoti tirano un
sospiro di sollievo. La ricostruzione di Amatrice, Norcia,
Camerino, Visso, Ussita e Arquata del Tronto – tanto per citare
alcuni dei borghi più danneggia – per il momento è salva. Anche
se c’è chi, come Mario De Carolis – sindaco di Cascia – invita a
non abbassare la guardia. “Scampato pericolo per il momento –
dice all’ANSA – ma la ricostruzione post sisma non passi mai di
moda nei pensieri del governo e di tutte le altre istituzioni”.
L’ultima bozza del decreto prevede che lo stop allo sconto in
fattura e alla cessione del credito non si applichi agli
immobili danneggiati dai terremoti in Abruzzo, Lazio, Marche e
Umbria nel 2009 e 2016, nel limite però di “400 milioni per
l’anno 2024, di cui 70 milioni per gli eventi sismici” del 2009.
Spetterà al Commissario per la ricostruzione assicurare “il
rispetto del limite di spesa”. Una formulazione che scongiura i
timori dei primi cittadini che però invitano a non abbassare la
guardia.
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Fonte Ansa.it