Sinead O’Connor stava lavorando
alla realizzazione di un album – l’undicesimo della sua carriera
e della sua straordinaria quanto tormentata esistenza – alla
vigilia della morte sopravvenuta due giorni fa, a 56 anni d’età,
in una delle sue residenze, a Londra. Lo hanno rivelato oggi gli
agenti della celebre musicista irlandese, Kenneth e Carl
Papenfus, aggiungendo che stava anche pianificando un ritorno
sulle scene a tutto tondo: con un tour e forse un film basato
sulla sua autobiografia.
Le parole dei due agenti sembrano in contraddizione con i
sospetti di un gesto estremo, sollevati da più parti nel ricordo
dei noti disordini bipolari di O’Connor e alimentati a suo tempo
soprattutto dal messaggio carico di dolore diffuso sui social
l’anno scorso dall’artista dopo il suicidio di uno dei suoi 4
figli: il 17enne Shane, già ricoverato in una clinica per
problemi psichici. Ieri la polizia britannica ha indicato che il
decesso della cantante e autrice dublinese – trovata priva di
conoscenza la mattina di mercoledì in casa e dichiarata morta
sul posto da un medico – non è considerato “sospetto”; anche se
un’autopsia è stata disposta dal coroner per verificarne le
cause esatte.
“Sinead – hanno detto i due Papenfus ai giornalisti – stava
completando un nuovo album, rivendendo le date di un nuovo tour
per il 2024 e considerando le opportunità che s’erano aperte in
relazione a un film da trarre dalla sua autobiografia. Aveva
piani meravigliosi in atto”. Gli agenti si sono poi dichiarati “eternamente grati” alla sua memoria. “Possa riposare in pace”,
hanno concluso, richiamando le centinaia di messaggi di
condoglianze che continuano ad arrivare a loro e alla famiglia
da personalità della musica, della cultura, della politica e da
tanti fan.
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Fonte Ansa.it