(ANSA) – BEIRUT, 31 DIC – Almeno 3.825 persone sono morte
nelle violenze in Siria nel 2022, il bilancio più basso
dall’inizio della guerra nel Paese nel 2011. Lo rende noto
l’Osservatorio siriano per i diritti umani (SOHR) sottolineando
che alla fine dello scorso anno le vittime furono 3.746.
Tra le vittime del 2022 ci sono 1.627 civili, tra cui 321
bambini, secondo i dati dell’Ong con sede nel Regno Unito e con
una vasta rete di fonti in Siria. Tra i civili uccisi, 209
persone, la metà delle quali bambini, sono morte a causa di mine
e ordigni esplosivi. Si stima che la guerra nel Paese abbia
provocato mezzo milione di vittime e milioni di sfollati.
Dopo anni di combattimenti e bombardamenti mortali in seguito
alla brutale repressione delle proteste antigovernative da parte
del regime nel 2011, negli ultimi tre anni gli scontri sono
praticamente cessati. Si verificano combattimenti occasionali e
sporadici, oltre ad attacchi jihadisti soprattutto nella parte
orientale del Paese. Diverse potenze sono coinvolte nella guerra
che ha diviso la Siria. Il regime di Bashar al-Assad ha
riconquistato la maggior parte del territorio, ma le forze curde
siriane controllano ampie zone del nord e del nord-est.
Sebbene le forze governative sostenute dai russi continuino a
colpire sporadicamente Idlib, l’accordo di cessate il fuoco è
ampiamente rispettato. (ANSA).
Fonte Ansa.it