(ANSAMed) – BEIRUT, 13 GEN – Il presidente siriano Bashar al
Assad ha nelle ultime ore escluso ogni tipo di disgelo nei
rapporti politici e diplomatici con la Turchia del presidente
Recep Tayyep Erdogan fino a quando Ankara non rinuncerà
all’occupazione militare di parte del territorio siriano e non
cesserà il sostegno a gruppi terroristi.
Lo si apprende da una nota dell’agenzia governativa siriana
Sana, che riferisce di un incontro a Damasco tra Assad e
Alexander Lavrentiev, inviato speciale del presidente russo
Vladimir Putin.
Media turchi e mediorientali avevano in precedenza riferito
della possibilità di un ripristino delle relazioni politiche tra
i due paesi, ai ferri corti da più di 10 anni a seguito delle
posizioni turche rispetto al conflitto siriano. Nelle ultime ore
il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu aveva affermato
che nei primi giorni di febbraio avrebbe potuto incontrare i
colleghi siriano Faysal Miqdad e russo Serghei Lavrov per un
incontro tripartito auspicato più volte da Mosca. Rispondendo a
Lavrentiev che a Damasco – secondo quanto riporta la Sana
stamani – ha suggerito ad Assad di considerare la possibilità di
far incontrare i ministri degli esteri turco e siriano, il raìs
siriano ha risposto: “per essere fruttuosi, questo tipo di
incontri devono basarsi…su due principi: la fine
dell’occupazione (militare turca) e la cessazione del sostegno
(turco) al terrorismo”. Damasco accusa Ankara di sostenere
gruppi di oppositori armati presenti per lo più nelle regioni
nord-occidentali e settentrionali della Siria fuori dal
controllo governativo. La Turchia ha infatti cooptato da anni
miliziani siriani nelle regioni di Idlib, Aleppo, Raqqa e
Qamishli. (ANSAMed).
Fonte Ansa.it