(ANSAMed) – BEIRUT, 28 APR – Sono oltre 20 le persone uccise
in Siria in attacchi rivendicati dall’Isis in varie regioni
centro-orientali del martoriato Paese arabo. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in
Siria, secondo cui la serie di attacchi compiuti da combattenti
dello ‘Stato islamico’ avviene nell’ambito di una campagna
lanciata dall’Isis su scala globale il 17 aprile scorso e
battezzata “La vendetta per i due shaykh”. Il riferimento ai due shaykh è all’ex capo dell’Isis, Abu
Ibrahim al-Hashimi al Quraishi, fattosi esplodere in aria
durante un blitz Usa nel nord-ovest della Siria il 3 febbraio
scorso, e all’ex portavoce dell’organizzazione jihadista, Abu
Hamza al Qurayshi, anch’esso ucciso.
L’Osservatorio siriano riferisce dell’uccisione dal 17
febbraio a oggi nelle regioni siriane di Hasake, Dayr az Zor,
Hama e Raqqa di 22 persone, di cui 11 miliziani curdi e arabi
affiliati al Partito dei lavoratori curdi (Pkk), 10 civili e una
persona non ancora identificata.
In pieno Ramadan, il mese del digiuno islamico cominciato
quest’anno il 2 aprile e che si concluderà il prossimo 1 maggio,
l’Isis ha lanciato la campagna di attacchi su scala
internazionale, prendendo di mira dal 17 aprile scorso una serie
di obiettivi in Siria, Iraq, Afghanistan, Nigeria, Libia e
Uzbekistan. (ANSAMed).
Fonte Ansa.it